Storia

72 gloriosi anni di storia

Giuseppe Lorandi nasce nel 1923, fin da piccolo si appassiona alla meccanica cimentandosi nella riparazione di macchine agrarie e aiutando i genitori nelle attività agricole.
Dopo la guerra, nel 1946 Giuseppe insieme al fratello, decise di affittare un piccolo magazzino dove con alcuni attrezzi e utensili presi in prestito diedero inizio ad un’attività di riparazione di macchine agricole.
Nel 1948 decisero di abbandonare le macchine agricole e, con un capannone più grande e 5 operai, iniziarono a modificare i mezzi pesanti Dodge lasciati dagli americani durante la guerra in camion per carico e scarico sabbia nella cave, molto utili nell’Italia della ricostruzione.
Nel 1950 i due fratelli capirono di non essere fatti per condividere un percorso insieme.
Giuseppe lasciò la società e proseguì da solo, ritrovando la sua vecchia passione: il mondo agricolo. Iniziò con la riparazione di macchine agricole e la costruzione di ruote in ferro per trattori. L’attività si svolgeva in un piccolo magazzino che si prestava anche da abitazione, ma ciò non scoraggiò la moglie Linda che lo spronò sempre a mantenere un’ attività in proprio a costo di qualsiasi sacrificio , lei stessa oltre a gestire due figli nella casa officina , preparava fasce di legna leggera che raccoglieva in campagna al fine di venderle per accendere le stufe così da contribuire con un guadagno in più.

Nel 1952 fondò la società Lorandi Giuseppe e C., attiva nella riparazione e costruzione di macchine agricole, si dedicò alla progettazione e realizzazione di un erpice trainato da trattrice di cui conseguì un brevetto.
Nel 1955 acquistò un’area, tutt’oggi di proprietà della famiglia, dove in due anni costruì la casa e una discreta officina.
Nel 1957 a Giuseppe venne un’idea: costruire una macchina per spargere il concime nei campi. La concimazione era una attività fondamentale in agricoltura, ma nessun uomo voleva più fare negli anni ‘50 questa sgradevole operazione manualmente .
Dopo costanti prove costruì il suo primo spandi-concime. Presentato per la prima volta alla fiera agricola di Verona nel 1957, ebbe un successo enorme, arrivando a venderne 20 pezzi in confronto ai 7 preventivati.
Nel 1958 presentò la stessa macchina a Verona, ma ideò una piattaforma a rulli per simulare il moto del macchinario nei campi così che la gente potesse apprezzarne il funzionamento vedendolo realmente ; contava così di creare più attrazione. Era convinto di confermare i 20 venduti l’anno prima. Furono invece 80 i pezzi ordinati. Lo spandi-concime non era l’unico prodotto, gli erpici erano sempre a catalogo e anche i carri agricoli per il trasporto di granaglie e carri spargi-mangime per trasportare il cibo dai magazzini alle mangiatoie completavano l’offerta Lorandi.

Frequentando costantemente la fiera agricola di Verona e altre fiere italiane, conobbe un importante imprenditore che costruiva sacchi in rafia per il contenimento di foraggio; questi contenitori davano problematiche di stabilità poiché con diametro di 3 metri e un’ altezza di circa 7 , non avendo struttura portante, si ribaltavano spesso addosso ai trattori o all’agricoltore.
Questo imprenditore, che divenne poi un grande amico, gli propose di costruire silos metallici.
Correva l’anno 1960 e la ditta Lorandi iniziò con i primi silos metallici in lamiera; arrivò in azienda anche il figlio Luciano che aveva doti di ottimo commerciale.
Con tanti sforzi furono acquisiti macchinari appositi per fare lavorazioni circolari di lamiere e macchine bordatrici .
Oltre ai silos venivano prodotte cisterne per vino e olio completamente in acciaio inossidabile.
Nel 1970 oltre ai silos la produzione si completava con mescolatori per prodotti agricoli, mangimifici per l’industria zootecnica e coclee di vario tipo.
Assieme alle coclee il figlio Luciano iniziò a commercializzare e successivamente produrre sistemi di trasporto pneumatico, cioè il trasporto aeraulico di prodotti agricoli incanalati in tubazioni e spinti da ventilatori. L’attività dei silos, coclee, trasporti pneumatici e mangimifici cancellò completamente le macchine agricole che non vennero più prodotte.

Luciano fondò la sua società nel 1977 affiancando la Lorandi Giuseppe con attività diverse: Giuseppe costruiva prevalentemente silos e cisterne e Luciano trasporti pneumatici, mescolatori e movimentazioni di materiale secco sfuso.
Uniti e divisi fino al 1983 quando sotto l’insegna Lorandi Silos le due realtà si fusero sotto l’unica proprietà di Lorandi Luciano.
Gli anni ‘80 coincisero con l’abbandono graduale dell’agricoltura e la dedizione totale alle materie plastiche e al mondo alimentare umano, con costruzione di silos e impianti per materie plastiche in granuli e polveri e per prodotti alimentari come zucchero, semola, caffè e latte in polvere.

Oggi è Stefano Lorandi, terza generazione della famiglia, a guidare l’azienda partita dall’agricoltura e che oggi si distingue in impianti altamente tecnologici per l’industria delle materie plastiche, in particolare della rigenerazione, esportati in tutto il mondo. Stefano Lorandi segue direttamente anche la sede indiana, che rappresenta per l’azienda Lorandi un investimento di apertura ai mercati asiatici in evoluzione.

Cerchi maggiori Informazioni?

contattaci